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Tortore

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Sempre di corsa, anche di domenica, di ritorno dalla visita pomeridiana ai miei genitori, scendo dall'auto. Prima di correre in casa, alzo il capo da struzzo, destinata o rassegnata al solito giro di impegni che mi lasciano poco respiro e poca coscienza e consapevolezza di ciò che mi circonda, e...sorpresa.  Scorgo con stupore infantile una coppia di tortore così simili, così unite a formare un cuore, in silenzio, in pace. Mi fermo ad osservarle a mia volta osservata da loro, per lunghissimi istanti emozionata, rapita, con un sorriso un po' ebete stampato sul viso. Poi torno alla realtà, pensando alle parole di Fernando Pessoa: "Benedetti siano gli istanti, i millimetri, e le ombre delle piccole cose, ancora più umili delle cose stesse! Gli istanti, i millimetri: quale impressione di meraviglia e di coraggio mi provoca la loro esistenza, gli uni accanto agli altri così ravvicinati in un metro. A volte soffro e godo per queste cose. E ne sono goffamente orgoglioso."

Mattine ottobrine

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Meravigliose fredde, ma veramente fredde mattine di ottobre, quando si esce di casa che sembra inverno e dopo pranzo si riprende l'auto che scotta sotto il sole. Quelle mattine al Nord in cui si fa avanti la nebbia a coprire i campi, marciando come un tacito esercito. Mattine in cui qualche uomo esce ancora in maglietta a caccia del primo raffreddore stagionale oppure, se fortunato, mamma, moglie o compagna lo hanno avvisato per tempo e si equipaggia di maglione e giubbino. Mattine in cui le donne più organizzate trovano pronti gli abiti invernali preparati la sera prima, durante un repentino e parziale cambio di stagione negli armadi.  Quelle come me invece, dopo anni in cui non azzeccano la pesantezza dei tessuti né l'umore della giornata, si arrendono all'inutilità di preparare l’outfit la sera prima. Quindi, all'ultimo si mettono a frugare nei cassetti e provano vestiti dello scorso anno ormai stretti, capi sopra spaiati rispetto alla parte inferiore e tante altre r...

Ottobre

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"Sei la mia ombra, una mia copia scolorita. Sei indeciso, non sai se confonderti con l'estate del caldo e afoso agosto o prendere una posizione e metterti con noi mesi autunnali, quelli veri." disse ottobre a settembre, il quale replicò: "Che vuoi? Io porto ancora il calore del sole, giornate estive in cui fare i bagni e abbastanza lunghe per passeggiare dopo cena, prima del buio pesto che tu fai scendere sempre più presto. Tu, barbaro ottobre, dopo aver fatto cadere le foglie, lasci le piante nude e arrabbiate, perché indifese contro il prossimo gelo invernale". Scosse la testa ottobre: "Zitto, mese di mezzo. Sei di passaggio, intanto che le persone si riprendono dalla calura estiva, innesti semi di malinconia nel cuore della gente, con quei tramonti sdolcinati, mentre io mi preparo al mio ingresso trionfale con una ventata fredda che annuncia il vero giro di boa, di quel sole che non scalda più. In cambio offro frutti così particolari e unici, mai banali:...

La corrispondenza (film 2016)

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Potrei limitarmi a elencarne le referenze.  Regia e sceneggiatura: Giuseppe Tornatore Colonna sonora: maestro Ennio Morricone Interpreti protagonisti: Jeremy Irons e Olga Kurylenko Riprese: tra Gran Bretagna (Edimburgo e York) e Italia (isola di San Giulio sul lago D'Orta, isola dei Pescatori sul lago Maggiore, Trento, Bolzano, Bressanone, Asiago, castello di Montenero Sabino). Curiosità: nel film, isola San Giulio prende il nome di Borgo Ventoso. Genere: drammatico, romantico. Trama: una giovane studentessa si innamora di un docente di astrofisica molto più grande di lei, vivono un'intensa storia d'amore spesso virtuale a causa della lontananza, fatta di messaggi, e-mail e videochiamate, potendosi incontrare raramente, finché un giorno lui non si presenta all'appuntamento durante un congresso e comincia a recapitarle struggenti lettere d'amore e mail in cui le dedica attenzioni e coccole quotidiane, standole accanto con il suo amore...eterno. Per quanto possa sembr...

Il nome giusto

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Proverbio cinese di questo giovedì ...dalla citazione del maestro di Tai Chi Chuan durante la lezione del mercoledì sera. "Chiamare le cose con il nome giusto è l'inizio della saggezza" Ammetto di non averne colto immediatamente il senso. Anzi, a dir la verità mi è subito balenato in mente il ricordo, ancora vivo e vegeto, di mia madre che, non solo ora che è anziana, ma da quando la conosco e con tendenza a peggiorare nei decenni, ha sempre avuto l’abitudine di sostituire “coso” e “cosa” ai sostantivi, rendendo i suoi discorsi incomprensibili. Non che i suoi ragionamenti siano di semplice interpretazione… Poi riflettendoci, stamane, effettivamente ho pensato a ciò che mi è capitato ultimamente. Durante una conversazione, di impulso ho utilizzato degli aggettivi per esprimere qualità di persone che mi sono stati corretti dall’interlocutore, perché sembravano non essere in linea col ragionamento che stavo portando avanti. Non è una questione puramente grammaticale: nel mio...

Addio settembre

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Non vado spesso in centro con l'auto. Ieri, nel tardo pomeriggio, ho dovuto recarmi a una riunione di inizio anno in un liceo. Partita in anticipo dal lavoro, ho miracolosamente trovato parcheggio in una strada a più corsie lungo un lungo viale alberato. Quelle piante maestose, sempre ben potate dal comune, c'erano quando ero bambina, chissà da quanto e appartengono alla storia di quella via che contraddistinguono. A fine incontro, sono risalita in auto e l'ho accesa cominciando a fare manovre per immettermi in quella grande arteria trafficata piena di traffico, smog e rumore.  A un tratto tutto si è congelato, è calato il silenzio ed è caduta sul parabrezza una foglia staccata da un albero. Posso sbagliarmi, ma con i finestrini alzati credo di aver sentito il rumore che ha fatto appoggiandosi al vetro della mia auto. O forse l'ho immaginato. Era il 30 settembre e quella foglia ha interrotto per un istante il corso della storia e bloccato il mondo intorno a me, cadendo,...

Risvegli (film 1990)

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L'ho rivisto ieri sera, commossa come la prima volta dall'interpretazione magistrale di Robin Williams e Robert De Niro e rapita da musica, sceneggiatura, trama di questo film tratto da una storia vera. Il messaggio finale casualmente si ricollega a ciò su cui riflettevo ieri. Struggente nella sua semplicità invita a cogliere l'attimo, le piccole grandi cose della vita che non vanno sprecate ma vissute appieno: amicizia, amore ma anche gioco, lavoro e i gesti quotidiani che arricchiscono lo spirito umano. (Fiori estivi in alta montagna)

L'album della felicità

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Ancora intatto dal giorno dell'acquisto, lo trovai frugando tra gli articoli di cartoleria in un supermercato. Rappresenta l'ennesimo tentativo di annullare o almeno ridurre la mia storica propensione a crogiolarmi in stati di ansia conditi da paranoie e negatività, tendenza derivante e alimentata dalla mia scarsa autostima. Trattasi di un tentativo ovviamente fallito, come gli altri.  Ci son giorni in cui se mi alzo e non trovo qualche motivo di star male, spesso, anzi quasi sempre inesistente, non son contenta. Lo vado a ricercare affannosamente, frugando in angoli oscuri della mia mente, come in un vecchio e polveroso baule in soffitta tra vecchi stracci inutilizzati, che non diventeranno mai abiti vintage.  L'insicurezza mi aggredisce come le chele di un granchio che mi pinzano lo stomaco su cui preme il diaframma rigido. Si tratta di un'inutile perdita di tempo, salute ed energie, perché non c'è una ragione reale per soffrire così. L'unico motivo plausibile...

Spa

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Salus per aquam Lo spettacolare Mar Ligure nel quale mi sono immersa stamane non poteva non ispirarmi pensieri che probabilmente fanno acqua da tutte le parti, ma sono i miei, ci posso far poco. (Mar Ligure, oggi) L’acqua è sempre stato il mio elemento. Lo devo, almeno in parte, ai corsi di nuoto a cui mi iscrissero i miei genitori, complice la vicinanza a casa della piscina pubblica, ma soprattutto per l’opportunità che volevano dare alle nuove generazioni delle persone che da bambine non hanno avuto la mia agiatezza, in anni in cui l’attività sportiva era un lusso per pochi. Ricordo che le otiti frequenti mi rendevano difficile la vita “in corsia”, ma non sarei comunque diventata una campionessa. A differenza dei miei cugini che collezionavano successi sportivi, io ero una secchiona e basta. Del resto, non si può eccellere in tutto. Da allora ho instaurato un legame stretto con l’acqua e anche da adulta ho sempre coltivato a livello amatoriale la passione per il nuoto, più che come s...

La consapevolezza

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Sveta e io ci siamo confrontate sul messaggio trasmesso da questo quadro. Questa volta siamo partite da pensieri diversi per convergere alla fine sullo stesso binario. (by Sveta Gorlova) La consapevolezza Tu, splendida rosa.  Rosa tenue e romantico è il colore delle pennellate che dipingono i tuoi petali. Petali che, quando l’amore è finito, in parte ti son stati strappati con forza, son volati via nel vento freddo delle prime autunnali giornate. Giornate diventate vuote e tristi per te, fiore estivo, che sembrava non dovessi resistere all’arrivo del maltempo.  Maltempo durante il quale sei rimasta chiusa in te stessa, pallida e infreddolita da quando è venuto a mancare il calore del tuo sole, che ti ha illuminata nella calda estate.  Estate intrisa della felicità data dall’amore che ti teneva viva, vivace e piena di sogni, uno per ciascuno dei tuoi carnosi petali. Petali, strappati, poi volarono via coi sogni e le illusioni, come ali di farfalla che si dispiegano battend...